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lunedì 11 dicembre 2017

INTERRUTTORE DIFFERENZIALE - CONTROLLO PERIODICO

L'interruttore differenziale (comunemente conosciuto come salvavita) è un dispositivo che nei luoghi di lavoro si considera testato durante le verifiche periodiche ai sensi del DPR 462/01, mentre raramente se ne cura il privato cittadino o chiunque abbia a che fare con impianti elettrici non asserviti a luoghi di lavoro in quanto non esiste alcun obbligo di verifica periodica. Tutto ciò accade perchè non ci si ricorda che il proprietario di un impianto elettrico ha l'obbligo di eseguire i controlli per il mantenimento della sicurezza minima, aggiungiamo inoltre il fatto che i datori di lavoro dimenticano o non sanno che nelle verifiche periodiche l'ispettore ha l'obbligo di testare almeno il 30% delle protezioni differenziali presenti in azienda, chi dunque verificherà l'altro 70% ? E quando?
Nella mia esperienza da verificatore di impianti elettrici, ricordo che quando andavo in un'azienda dove non si sono mai testati i differenziali, era normale trovarne il 70-80% non funzionante ma come li si metteva in funzione agendo sulla leva di sgancio o pigiando il tasto di prova, una volta riarmati andavano come orologi; tornando poi anni dopo per la prova periodica trovavo non funzionanti solo quelli guasti. Luoghi particolarmente a rischio sono gli ambienti privati o le parti comuni dei condomini dove nessuno si preoccupa dell'impianto elettrico finchè non viene a mancare l'energia elettrica.
Il differenziale è un dispositivo enormemente sensibile perchè pilota correnti di decine o centinaia di ampere (ampere = numero di cariche al secondo = una delle sette unità di misura base nel sistema internazionale) ma con una sensibilità di intervento di qualche decina o centinaio di millesimi di ampere: non è garantito il suo funzionamento se non periodicamente testato secondo le norme tecniche.
La periodicità della prova tramite tasto “test” viene indicata dal costruttore del dispositivo. In assenza di indicazioni in tal senso si può fare riferimento all’allegato D (informativo) della Guida CEI 23-29: 6 mesi.
La prova strumentale alla corrente Idn rientra nell’ambito dei controlli di manutenzione dell’impianto elettrico. La frequenza dei controlli non è sempre suggerita dalle Norme (lo è solo in casi particolari, come nei locali ad uso medico: 1 anno). La frequenza della verifica periodica dipende dalla valutazione del rischio che spesso non ne dà notizia e deve essere determinata considerando il tipo di impianto e componenti, il suo uso e funzionamento, la frequenza e la qualità della manutenzione e le influenze esterne a cui l’impianto è soggetto. Può fare riferimento alla Norma CEI 64-8 art. 62.2.1 “frequenza della verifica periodica”.
Diciamo che, salvo i casi particolare dettati dalla Norma, in generale è bene testare tutti i differenziali presenti in azienda:
- almeno ogni 6 mesi con il pulsante di prova;
- almeno 1 volta l'anno con strumento di misura che simuli il guasto verso terra e misuri il tempo di intervento.

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