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lunedì 11 dicembre 2017

LAMPADE DI EMERGENZA - I controlli di manutenzione


Le Norme di riferimento sono la UNI 11222 e la CEI EN 50172, norme che vanno lette insieme perchè una richiama l'altra. Fondamentalmente si fa la distinzione tra quattro tipi di controlli impiantistici quali: verifica periodica, manutenzione, revisione e collaudo.

Al possessore di comuni lampade di emergenza (quindi no centraline di controllo di sistemi di illuminazione di emergenza) sostanzialmente si chiede almeno un controllo annuale (auspicabile però quello semestrale) di:

– presenza dell’apparecchio, nella posizione intesa secondo quanto previsto dalla legislazione vigente e nel progetto del sistema;

– assenza di oggetti o altro che possa in qualche modo compromettere l’efficacia dei dispositivi di illuminazione di sicurezza (per esempio arredi che impediscono la corretta illuminazione di attrezzature antincendio);

– assenza di rotture della struttura delle apparecchiature o degrado della stessa tale da comprometterne la sicurezza della funzione ed il rispetto delle prescrizioni di impianto;
– accertamento che l’apparecchio sia effettivamente in ricarica in presenza di rete di alimentazione. Se applicabile, la verifica può essere effettuata mediante l’indicatore di funzionamento (LED);
– verifica funzionale programmata prevista per accertare la funzionalità complessiva delle apparecchiature, in particolare la corretta commutazione e la funzionalità della sorgente di illuminazione;
– verifica programmata di autonomia prevista per accertare che l’autonomia di impianto, a seguito del tempo di ricarica previsto,in conformità con la legislazione vigente, sia assicurata;

- nei luoghi di lavoro vanno garantiti almeno 5lux di illuminamento nei percorsi di esodo;
- registro di manutenzione indicante:
a) data di messa in funzione dell’impianto di illuminazione di emergenza e documentazione tecnica relativa ad eventuali modifiche dello stesso,
b) numero di matricola o altri estremi di identificazione dei dispositivi di sicurezza,
c) estremi di identificazione del manutentore,
d) firma leggibile del manutentore.


Potrebbe essere vantaggioso programmare i controlli agli apparecchi di illuminazione con quelli dei presidi antincendio attivi (estintori, manichette, pulsanti di sgancio, ...) oppure con il controllo almeno annuale degli interruttori differenziali, l'importante è che qualcuno in azienda provveda ad accertarne il buon funzionamento.

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